
di Matteo Zola
San Salvario non ha paura, anche perché non ce n’è motivo. La cattiva fama del quartiere, legata all’immigrazione e alla criminalità che ne conseguono, è roba da mettere ormai in soffitta. E l’iniziativa “Torino non ha paura”, promossa dal cartello di associazioni Torino Sistema Solare, per sabato 30 giugno, intende concentrarsi sulle potenzialità sociali di un quartiere troppo spesso utilizzato per il tornaconto dei sostenitori della ronda padana o del multi-etnico a ogni costo.
Musica, concerti, balli, nei locali del quartiere: il messaggio è che “non avere paura” sia il solo modo per evitare il pregiudizio. Parte da qui l'idea di una notte bianca per le vie e le piazze di un quartiere vivace e da sempre crocevia di culture: fin dal suo sviluppo, seguito all’abbattimento della cinte muraria, ospita una sinagoga, sita in via San Pio V, un tempio valdese, quattro chiese cattoliche oggi molto frequentate dai nuovi torinesi, immigrati dall’Africa, dal Sud America, dalle Filippine.
Forse ispirati dal clima del quartiere, giovani cantautori torinesi hanno trovato impulso creativo e possibilità per serate di musica e bisboccia bohemmienne: saranno loro i protagonisti della giornata. Ma la musica continua con Fabrizio Gargarone dell’ “Hiroshima Mon Amour”, la cui vecchia sede era proprio in via Belfiore, che ha curato una compilation che si può scaricare gratuitamente, compresa la copertina firmata brh+, dal sito www.torinosistemasolare.it. Il disco liquido si intitola «San Salvario da mezzanotte alle quattro».
Sabato prossimo si comincerà alle 14,30 al Fluido, nel Parco del Valentino, non diversamente dal tradizionale sabato pomeriggio in riva al Po., con sdraio, stuoini sul prato, drink dissetanti e musica proposta da disc jockey. Alle 17 sarà il momento dei cantautori, per poi spostarsi, all’ora dell’aperitivo, nei locali della zona dove reading e balli animeranno il Biberon, al Diwan, il Clavel, lo Sbarco, il Velvet, tra gli altri. Al Damadama, in Piazza Madama Cristina, una “libreria vivente” darà letteralmente vita a volumi che al posto delle pagine avranno la voce delle persone narranti, evocando Bardbury. Per coloro più sensibili alle passioni di pancia, i kebab della zona offriranno i tipici piatti del quartiere: kafta, falafel, khushaf, tè alla menta.
Gran finale dopo mezzanotte all’Artintown, con i dj e musicisti, dove confluiranno anche ragazze e ragazzi di Torino e provincia invitati nel pomeriggio al Valentino per la giornata conclusiva del progetto antimafia «Aria».









